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La BMW Serie 8 E31 (1989-1999)

Premessa doverosa: la BMW E31 (la prima “serie 8”) è la mia auto preferita nonché “sogno nel cassetto!
Quindi non abbiatemene se sarò “di parte” da appassionato di auto youngtimer anni 90.

Inoltre ringrazio il BMW E31 Club Italia per la documentazione e le splendide foto fornitemi.

La BMW E31

La “serie 8” era quanto di meglio potesse esistere a fine anni 80.

Nata per sostituire la “Serie 6 E24” rappresentava al meglio cosa poteva essere una gran turismo di lusso: monumentale motore V12 M70B50 4988 cm³ da 300 Cv, una linea mozzafiato con fanali a scomparsa, altissima qualità costruttiva… Cosa si poteva desiderare di più?

Progettazione e presentazione

Il progetto E31 venne avviato nel 1984: la base meccanica condivideva il pianale con la Serie 7, mentre per quanto riguarda il disegno della carrozzeria il compito fu affidato all’équipe di designer del centro stile interno, diretto da Claus Luthe.
La presentazione al pubblico si ebbe al Salone di Francoforte nel mese di settembre del 1989, dove la vettura riscosse un grande successo: basti pensare che al termine della kermesse tedesca furono ben 5.000 gli ordini per questa vettura.
Dall’inizio del progetto E31 alla presentazione della vettura al pubblico la BMW spese ben un miliardo di Marchi.

La commercializzazione della 850i, inizialmente l’unica motorizzazione disponibile, venne avviata nel febbraio del 1990.

Raduno di BMW E31 a Pesaro

Design

Il corpo vettura, caratterizzato da linee tese e affilate, era dominato da un lungo cofano motore per poter ospitare i poderosi propulsori V8 e V12.
Tipicamente anni 80 i fari a scomparsa (con impianto lavafari che, in posizione di riposo, scompariva nel musetto anteriore).
La fiancata presentava nervature che partivano dai passaruota proseguendo verso la coda ed era priva di montante centrale: i progettisti studiarono una soluzione inedita per il fissaggio delle cinture di sicurezza che erano ancorate a un montante integrato nello schienale del sedile anteriore.
Il posteriore era caratterizzato da un disegno di tipo tronco con grossi gruppi ottici posteriori a sviluppo orizzontale.

Il cruscotto, come di consueto in BMW, era orientato verso il guidatore con particolare attenzione all’ergonomia consentendo al guidatore di avere a disposizione tutti i comandi principali.

Dotazione:

Con un prezzo di lancio superiore ai 140.000.000 di Lire la “Serie 8” offriva di serie climatizzatore automatico bizona, controllo elettronico stabilità e trazione ASC+T, ABS, Airbag, computer di bordo.
Gli interni, nelle versioni italiane, erano rivestiti in pelle Montana: a richiesta si potevano ordinare in pelle di bufalo indiano esteso anche alla plancia (optionale da 22.000.000 di lire).

Molte cose comuni al giorno d’oggi le troviamo già sulla E31 degli anni 90: radio digitale, cruise control, sedili elettrici con memorie, regolazione elettrica del piantone sterzo.

Cerchi in lega da 16″ e da ben 17″ sulle versioni più potenti.

Gli interni della BMW serie 8 E31

Motorizzazioni e tecnica

Inizialmente proposta esclusivamente in versione 850i con il già citato V12 M70B50 di 4988 cm³, in grado di erogare una potenza di 300 CV a 5200 giri/min e una coppia di 450 Nm a 4100 giri/min.
È stato il primo V12 della BMW e presentava alcune soluzione tradizionali a Monaco: monoblocco in alusil (lega di alluminio, silicio, rame e magnesio) trattata elettrochimicamente, canne cilindri in silicio, testate in alluminio, distribuzione a catena con due sole valvole per cilindro (un albero a camme in testa per bancata), alimentazione a iniezione elettronica multipoint Bosch LH-Jetronic, doppia per alimentare autonomamente le due bancate, albero motore in acciaio CK 45 e angolo di manovella di 120°.
Erano previsti un cambio automatico a 4 rapporti con comandi elettro-idraulici e convertitore di coppia o un manuale a 6 rapporti, entrambi della ZF.

La gamma si espande…
Nel 1992 la BMW presenta la 850 CSi, una versione maggiormente sportiva caratterizzata, esteticamente, dall’assetto ribassato (curato dalla M-Technic), i cerchi da 17” a 5 razze (gli stessi della coeva M5 E34), appendici estetiche e spoiler aggiunti ai paraurti, 4 scarichi in acciaio lucido e gli specchietti ovoidali a due braccetti (solo nella versione Europea).
Internamente la versione CSi avevala strumentazione con lancette rosse, sedili rivestiti in pelle bicolore e finiture della plancia portastrumenti centrale in radica.

Ovviamente non si trattava solo di miglioramenti estetici: i tecnici della Motorsport, partendo dal 5.0 V12, hanno realizzato una nuova unità (motore S70M56, che dal 1993 verrà adottato anche sulle McLaren F1 classificata come vettura stradale più veloce del mondo) dalla cilindrata totale di 5576cm³, potenza di 381 CV a 5300 giri/min e una coppia di 550 Nm a 4000 giri/min.
L’aumento della potenza portò in dote anche l’introduzione di un differenziale autobloccante meccanico al 25% (attivabile dal conducente con comando sul cruscotto), un inedito controllo della stabilità laterale DSC e, infine, il retrotreno sterzante AHK (assente nella versione USA), Il cambio manuale a 6 marce, i freni rinforzati con pinze a 4 pistoni.

Le prestazioni erano: 0-100Km/h in 6,0″ e velocità massima limitata elettronicamente a 250km/h.

La 840i
Nel 1993 la BMW presenta la “entry level”… se un 4.0 V8 (M60B40) da 286 CV a 5800 giri/min si può considerare tale!

La differenziazione estetica che permetteva di distinguere le tre versioni erano:
La 840 Ci era dotata di quattro terminali accoppiati circolari di colore nero
La 850i/Ci era caratterizzata da quattro terminali accoppiati quadrati e neri
La CSi sfoggiava quattro terminali accoppiati circolari e cromati, oltre alle appendici aerodinamiche sui paraurti, sottoporta e cerchi da 17″

Gli aggiornamenti:

Nel 1994, la 850Ci ricevette il nuovo V12 M73B54 a due valvole per cilindro portato a 5379 cm³ e 326 CV.
Disponibile unicamente con cambio automatico a cinque rapporti Steptronic, raggiungeva i 250 km/h autolimitati elettronicamente e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,6 secondi.

Nel 1995, per ovviare a dei problemi di affidabilità del precedente 4.0 venduto nel mercato nord americano (adatto alle benzine europee ma non a quella nord americana contenente solfati in grado di aggredire il materiale in cui erano realizzate le canne dei cilindri), venne introdotto nuovo V8 denominato M62B44, portato a 4,4 litri e con potenza sempre invariata a 286 CV.

La produzione della CSi venne sospesa alla fine del 1996 mentre il resto della gamma Serie 8 fu prolungata fino al 1999.

Alpina BMW E31

Anche l’Alpina interpretò a suo modo la “serie 8” con due versioni:

B12 5.0
Costruita dal 1990 al 1994 sulla base della 850i, con motore BMW M70 V12 modificato dalla Alpina portando a 350 Cv la potenza che veniva abbinato a un cambio automatico a 4 rapporti.
Ne furono costruiti 99 esemplari

B12 5.7
Introdotta nel 1992: basata sulla BMW 850CSi con il motore BMW S70B56 V12 da 5,7 litri dal quale differiva per l’aspirazione, albero motore, alberi a camme e il sistema di scarico in acciaio inossidabile, nonché un cambio manuale a 6 marce.
Il motore, così modificato, erogava 418 CV.
Il cofano, in fibra di carbonio, aveva delle prese d’aria di raffreddamento supplementari con condotti NACA per un migliore il raffreddamento del motore.
Ne furono costruiti 57 esemplari

Le M8 E31

Purtroppo mai entrata in produzione merita una menzione il prototipo della M8.
Fatto curioso: la sua esistenza venne svelata da BMW soltanto nel 2010!

La BMW M8 e31 sarebbe stata qualcosa di assurdo negli anni ’90… Sotto il cofano, infatti, era presente un 6.0 V12 da ben 650 cv!!!

Si può solo ringraziare il dipartimento BMW Group Classic che ha voluto restaurare e presentare al mondo questo prototipo unico.

La BMW M8 e31

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